Al Barbera Fish Festival di Agliano la Norvegia sposa il vino
“Nota della Redazione: da buon Vicentino, amante del baccalà alla vicentina, non poteva sfuggirmi questa gustosa notizia”
Dalle lontane isole Lofoten alle colline astigiane: la Norvegia e l’Italia si incontrano a tavola ad Agliano Terme per la prima edizione del Barbera Fish Festival.
L’evento che celebra l’insolito connubio fra il merluzzo e la Barbera d’Asti è in programma dal 18 al 20 ottobre nel paese termale, entrato con i suoi vigneti a far parte dei siti Unesco insieme a Langhe e Roero.
Il festival presentato nei giorni scorsi, al Centro Incontri della Regione, è organizzato dall’Associazione Barbera Agliano e dal Norwegian Seafood Council.
«E’ sicuramente un’importante occasione per promuovere oltre i confini la Barbera dei nostri produttori e le eccellenze del territorio – ha sottolineato Fabrizio Genta, presidente di Barbera Agliano – un legame con il Nord Europa che ci auguriamo possa consolidarsi ancora nel tempo».
«Puntare sulla qualità dei nostri prodotti e sulla loro internazionalizzazione è la via giusta per dare un futuro al nostro agroalimentare – è intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero -. Attualmente la Barbera d’Asti esporta nei paesi scandinavi circa tre milioni e mezzo di bottiglie all’anno.
Il Barbera Fish Festival è anche l’occasione per puntare ancora su quei mercati».
Il programma prevede due giorni aperti al pubblico (sabato 18 e domenica 19 ottobre) e un workshop di cucina per i professionisti del settore (20 ottobre).
La manifestazione entrerà nel vivo domenica, quando verranno serviti nel Barbera Fish Restaurant, allestito nel centro storico di Agliano Terme, piatti a base di merluzzo cucinati dai laboratori gastronomici e dagli allievi della Scuola Alberghiera.
In contemporanea, nella chiesa sconsacrata di San Michele sarà possibile degustare le grandi barbere dei produttori e una selezione di diverse tipologie di merluzzo.
Il workshop del lunedì vedrà invece la partecipazione dello chef norvegese Gunnar Hvarnes, già medaglia di bronzo al Bocuse d’Or e dei quattro chef stellati Walter Ferretto, Luca Zecchin, Ugo Alciati e Igor Macchia.
www.lastampa.it – 10/10/2014