Piemonte, non solo rossi

l primo vino dell’ultima vendemmia per le cantine Franco Roero di Montegrosso d’Asti, situate in pieno Monferrato astigiano, non smentisce, anzi conferma ancora una volta, la potenzialità di un territorio da secoli vocato per i grandi vini rossi, barbera doc – docg in primis.

Ma da qualche decennio la regione subalpina si pone al centro dell’attenzione del settore vitivinicolo anche per la produzione di vini bianchi secchi di alto profilo. A base di vitigni pregiati: chardonnay, cortese, sauvignon, timorasso, solo per citarne i maggiori.

Nel comune di Montegrosso d’Asti eccezionali condizioni pedoclimatiche, ben conosciute agli appassionati cultori di bacco, concorrono ala qualità intrinseca delle uve e dei vini.

Il vigneto impiantato a chardonnay è di piccole dimensioni, circa 0,7 ha. Il proprietario Franco Roero, vignaiolo, nonché enotecnico, presta particolare attenzione ad ogni intervento in vigna: potatura scarsa, equilibrio verde – legno ottimale, concimazione solo organica.

La resa delle uve è limitata grazie a razionali diradamenti, in un percorso qualitativo che continua in cantina: pressatura tradizionale molto soffice, l’aggiunta di additivi e coadiuvanti è minimale.

Si ottiene un Cardonnay giallo paglierino tenue, con un profumo ove dominano suadenti note fruttate-fiorali tra cui mela verde, limone, salvia e un gusto secco, di buona struttura e armonia e dal finale piacevolmente mandorlato.

Va consumato giovane, ma evolve in positivo per alcuni anni.

Da abbinare con antipasti a base di uova e verdure, pesci bolliti, molluschi, crostacei, minestre, zuppe, paste e formaggi freschi.

Servire a 10-12 gradi in bicchieri tulipe o iso. Sui 5 euro.

espresso.repubblica.it – 09/02/2015

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