Consumatori attenti alla qualità del vino, bevono meno ma con più garanzie.
A tracciare un quadro di come il settore del vino sta attraversando la difficile congiuntura economica, è Mariano Buglioni, amministratore delegato delle Cantine Buglioni.
“Produrre in maniera consapevole è un obbligo morale, oltre che un dovere etico”
Roma, 2 nov. – (Adnkrnos) – Complice la crisi, i consumatori italiani attribuiscono maggiore importanza alla qualità del vino e preferiscono bere meno ma con più garanzie. A tracciare un quadro all’Adnkronos, di come il settore del vino sta attraversando la difficile congiuntura economica, è Mariano Buglioni, amministratore delegato delle Cantine Buglioni. Non c’è dubbio, dunque, che la crisi “oggi c’è, e si fa sentire anche sulle nostre tavole ma siamo tutti disposti a fare qualche sacrificio in più per avere qualità. Si beve cioè di meno, ma ‘meglio”‘. Il consumatore in tempo di crisi, “è informato ed attento alle sensazioni ed emozioni che un vino può offrire. E’ disposto a spendere, ma solo se ne vale veramente la pena”.
In questo contesto pesa anche l’essere ecologicamente responsabili: “produrre in maniera consapevole è un obbligo morale, oltre che un dovere etico. Seguire processi di produzione eco-responsabili è un impegno che ci assumiamo in primis nei confronti del nostro consumatore a cui ‘dobbiamo’ garantire qualità”. Nel prossimo futuro, dunque, secondo Buglioni “questo approccio deve divenire anche un paradigma educativo, un nuovo modello da trasmettere alle generazioni che ci seguiranno”.
Coerentemente con questo pensiero “nelle nostre produzioni abbiamo deciso di ridurre al minimo gli interventi, se non solo a scopo protettivo. Un approccio pragmatico, che non dimentica l’assoluto rispetto del nostro territorio e dell’ambiente”. L’obiettivo “è sempre la massima qualità”. Un traguardo ambizioso che impone “il controllo di ogni fase di vinificazione, alla lavorazione manuale del prodotto, alla coltivazione delle viti nel pieno rispetto delle tradizioni locali. Nei vigneti ad esempio utilizziamo per lo più il sistema della ‘pergola doppia’, storicamente legato alla Valpolicella. Raccogliamo e selezioniamo tutti i grappoli a mano, seguiamo con attenzione ogni fase di potatura e lavorazione delle uve, vinificando solo il 60% del raccolto”.