Un piemontese al G20: il bianco Gavi

Se foste il Presidente di uno dei 20 Paesi più potenti del mondo, quale vino vorreste fosse servito al vostro tavolo?

A San Pietroburgo, durante la cena di gala che ha seguito l’incontro del G20, il vino parlava italiano: nei calici di Obama e Putin il rosso era un Bordeaux francese mentre il bianco era un fresco Docg piemontese.

Ad annunciarlo al mondo, un tweet del premier italiano Enrico Letta, orgoglioso dei prodotti delle terre italiane.

Tra i tweet che raccontavano lo svolgersi di uno degli incontri internazionali più importanti del mondo, Enrico Letta si concede un cinguettio di contorno: “Piccolo particolare di cronaca: alla cena del #G20rus il vino rosso è francese e il bianco è italiano (Gavi).

Non siamo sciovinisti ma…”… ma onore alla produzione del bianco piemontese Gavi, etichetta Bruno Broglia 2011, il vino che i più importanti leader del mondo hanno sorseggiato durante la cena di apertura del G20 a San Pietroburgo.

Gian Piero Broglia, produttore di bianco Gavi con l’azienda Meirana (per una produzione di 400mila bottiglie l’anno) e presidente del Consorzio di tutela del Gavi, ha commentato la scelta sottolineando che il Gavi è uno dei vini più rappresentativi del Piemonte, versione bianca omologa al Barolo per superficie vitata, numero di comuni e finezza.

Il Gavi viene prodotto in 11 comuni della provincia di Alessandria, nel basso Piemonte, per circa 1450 ettari di superficie. Per il solo 2013 ne sono state prodotte 12 milioni di bottiglie, con una crescita su base annua del 10%.

È un vino leggero con note agrumate e un sentore di mandorla, profumi dati dal vento marino che soffia dalla Liguria e giunge a Gavi, punto più vicino del Piemonte, in linea d’aria, alla regione costiera.

Notizia del giorno è anche che, quanto a produzione vinicola, l’Italia abbia nuovamente sorpassato la Francia, tornando ad essere leader mondiale del settore. Un ottimo modo per festeggiare.

ingusto.it – 10/09/2013

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