Hofstätter, premio e nuova selezione di vini
Dopo essere finita tra le migliori 100 cantine italiane per la rivista americana «Wine Spectator», assieme alla cantina di Terlano e all’Abbazia di Novacella, la cantina Hofstätter ha annunciato la sua nuova linea di vini Gewürztraminer che si chiamerà Joseph.
Si tratta della varietà da sempre legata a filo doppio al paese di Termeno.
Un vitigno che rappresenta la storia di un territorio e la cui valorizzazione parte dalla tenuta Hofstätter, condotta oggi da Martin Foradori Hofstätter (quarta generazione).
Da tempo immemorabile il Kolbenhof è il maso più conosciuto nei dintorni di Termeno.
Questo lo sapevano anche i Gesuiti di Innsbruck che al Kolbenhof tra il 1722 e il 1773 vinificarono il loro vino.
Successivamente sono stati poi i Baroni von Unterrichter di Caldaro, residenti nel vicino Castello Rechtenthal, ad esserne i proprietari.
Nel 1936, fu Joseph Hofstätter ad acquistare la tenuta, i cui vigneti oggi sono coltivati quasi esclusivamente con Gewuürztraminer. «Solo le uve migliori – spiega la nota azienda della Bassa Atesina – vengono vinificate per quel vino che fin dal 1987 porta il nome del Kolbenhof».
Ed è probabilmente la prima volta che un Gewuürztraminer viene battezzato con il nome del suo luogo di nascita.
Così giá l’etichetta segnala ciò che ha massima importanza per la Hofstätter: «Bisogna assicurare il doveroso riosalto al carattere delle singole tenute nei rispettivi vini».
Oggi, a distanza di 78 anni, nonostante il successo commerciale del Gewürztraminer, l’azienda compie un passo importante: eliminare la linea “base” per produrre solo la linea premium Joseph ed il cru Kolbenhof:
«Il Gewürztraminer è il nostro vitigno simbolo ed è strettamente legato con il nostro paese» – afferma Martin Foradori Hofstätter – «e con questo passo vogliamo dare un segnale forte e chiaro: il Gewürztraminer deve essere sempre più il vino bandiera della nostra area, deve esprimere esclusivamente la migliore qualità.
Per questo abbiamo deciso di produrre esclusivamente “Joseph” e il cru Kolbenhof. La nostra è una scelta impegnativa ma abbiamo voluto guardare al lungo termine».
E c’è da scommettere che le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare.
altoadige.gelocal.it – 09/03/2014