Curiosità

Delegazione cinese in visita a Cori

Una delegazione cinese di 12 persone ha fatto visita venerdì mattina prima alla Cantina ed Agriturismo Cincinnato e poi all’Azienda Agricola Biologica Marco Carpineti.

La rappresentanza era formata da 4 dirigenti del China Economic Cooperation Centre (CECC), struttura del Dipartimento Esteri del PCC che si occupa di cooperazione internazionale e facilitazione degli scambi commerciali e 5 funzionari pubblici di Taicang, città di 500mila abitanti nella provincia del Jiangsu, sulle sponde del Fiume Azzurro, vicina a Shangai.

Con loro anche l’addetta dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese e 3 imprenditori di due importanti società, Country Garden Group e Taicang Jinxinsheng Trade Limited Company.

La prima è artefice della modernizzazione urbanistica ecosostenibile di molte città cinesi, Leggi il resto di questo articolo »

Il vino è anche blu, dalla Spagna arriva Gik azul

La scala cromatica dei vini di oggi è sempre più variegata, tanto che al Bianco, al Rosato e al Rosso, ora si aggiunge anche il vino Blu elettrico.

Un vino blu dalla sfumatura cobalto, quasi zaffiro che sta facendo parlare di sé  tutto il mondo e che  molto presto potremmo trovare anche nelle nostre tavole, o a bordo piscina.

Il vino blu é stato il sogno di alcuni giovani spagnoli dell’azienda vinicola Gik che l’hanno trasformato in realtà, grazie alla collaborazione con la Atzu Tecnalia e l’Università dei Paesi Baschi.

Un vino da ‘copertina’ più che da enoteca, Leggi il resto di questo articolo »

Un museo del vino da fare invidia a Disney

Inaugurato oggi a Bordeaux un parco a tema dove scoprire storia, sapori e segreti.

Anche questo è marketing: un parco capace di fare invidia addirittura a Disney.
Dedicato questa volta ai grandi: che alla Cité du Vin, Bordeaux, potranno conoscere tutti i segreti del vino francese.

Venti sezioni a tema, mostre sulla storia e la cultura del buon bere; un auditorium da 250 posti per le scuole, proiezioni e degustazioni dentro a un edificio alto dieci piani: inaugurato oggi, il parco è pronto per accogliere appassionati e curiosi.

Al posto delle montagne russe, un bel viaggio virtuale in barca: durante il quale trasformarsi in un mercante di vino del passato che girava il mondo per piazzare i suoi prodotti.

Venti euro il prezzo del biglietto d’ingresso, circa 22 franchi.

www.tio.ch – 01/06/2016

Riapre la cantina del monastero dove le suore enologhe facevano il vino per la messa

Avevano due etichette, «Clemen’s» e «Rosaly’s», che prendevano il nome dai due fondatori della loro congregazione, le Figlie di San Giuseppe.
 
Il sacerdote Clemente Marchisio, proclamato beato, e suor Rosalia Sismonda. Fu proprio don Marchiso a coltivare la vocazione del vino da messa, dopo un colloquio a Roma con Papa Leone XIII.

Da allora, le suorine del vino bianco hanno portato avanti per oltre un secolo l’attività vinicola con una dedizione e una professionalità pari solo alla loro fede. 
 
La regola era una sola: «Vinum debet esse naturale de gemine vite et non corruptum».

Così recita il canone 924 del codice di Diritto Canonico che fissa le regole per la produzione del vino da messa, uno dei simboli più affascinanti e complessi di tutta la celebrazione eucaristica.

A guidare il processo era la Madre Superiora, coadiuvata dalle consorelle e da un enologo Leggi il resto di questo articolo »

I vecchi vitigni sopravvissuti e vincenti

Più del 10% dei 50 mila ettari di vigne dell’Emilia Romagna sono ormai coltivati con vini ottenuti da vitigni che hanno rischiato di sparire e che oggi rappresentano una percentuale di circa l’8% dei sei milioni di ettolitri di vino prodotti in Emilia Romagna.

È la stima di Coldiretti che ha realizzato a Cibus, salone internazionale dell’Alimentazione di Parma, una “cantina dei vini salvati dall’oblio”.

Si tratta di vitigni autoctoni, che a causa delle poca produttività o della difficoltà di coltivazione e vinificazione hanno rischiato di sparire dai vigneti dell’Emilia Romagna.

Negli ultimi vent’anni, grazie alla passione dei viticoltori e all’attività di ricercatori, questi vitigni sono stati recuperati e salvati Leggi il resto di questo articolo »

Vino dei detenuti a Pianosa, incontro in Regione con Frescobaldi

Prende forma il progetto del vino dei detenuti, con l’azienda leader del settore Frescobaldi intenzionata a investire sui terreni dell’isola di Pianosa, fino agli anni Novanta carcere di massima sicurezza e da tempo gioiello del Parco nazionale dell’Arcipelago toscano.

Il garante dei detenuti Corleone conferma l’indiscrezione riportata dal Tirreno mesi fa: in ballo c’è un nuovo progetto enologico dopo il vino dei detenuti di Gorgona

Giovedì 12 in Regione si è tenuto un vertice dedicato al progetto dell’azienda vinicola. A renderlo noto è il consigliere regionale Gianni Anselmi, che ha scritto un post du Fb sull’argomento.

Con Anselmi presenti l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, il sindaco di Campo Lorenzo Lambardi, il direttore del carcere di Porto Azzurro Francesco D’Anselmo.

I rappresentanti delle istituzioni hanno incontrato nell’ufficio di Anselmi Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi de’ Frescobaldi, azienda storica del vino in Toscana.

“L’idea è impiantare vigne a Pianosa per fare vino impiegando detenuti nella produzione – ha spiegato Gianni Anselmi – un progetto che può fondere identità, qualità, prestigio e valore sociale e che può essere un tassello nobile nel rilancio sostenibile di una gemma preziosa del nostro Arcipelago”.

iltirreno.gelocal.it – 13/05/2016

Il bon ton del vino in dieci punti

Alcune semplici regole per servire al meglio il vino quando avete ospiti a casa vostra.
1. Sono i padroni di casa, ospitanti, a dover versare il vino agli ospiti. Per prima si servono le signore, cominciando dalle meno giovani.
2. Il vino si versa sempre dalla parte destra del commensale (al massimo, di fronte); essenziale ruotare la bottiglia dopo avere versato il vino nel bicchiere, in modo da non far cadere neanche una goccia sulla tovaglia.
3. Quando apparecchiate la tavola, mettete sempre almeno due bicchieri, uno per l’acqua e uno per il vino. Poiché non si bevono mai due tipi di vino diversi dallo stesso bicchiere, provvedete di conseguenza in relazione al menù e ai vini che servirete agli ospiti.
4. Il bicchiere che contiene vino bianco (o rosé) va tenuto solo con pollice e indice sullo stelo del calice: il palmo della mano scalderebbe il contenuto!
5. Il bicchiere va portato alla bocca rimanendo seduti ben dritti, non ci si piega in avanti verso il bicchiere (come si deve fare del resto anche nei confronti del piatto!)
6. Prima di bere (anche dal bicchiere dell’acqua) è obbligatorio pulirsi le labbra con il tovagliolo per non lasciare segnacci untuosi sul vetro. Le signore provvederanno a pulire l’eccesso di rossetto dalle labbra prima di bere.
7. Se siamo invitati, l’unica bevanda di cui ci possiamo servire da soli è l’acqua.
8. Quando si versa il vino agli ospiti non va mai coperta l’etichetta con la mano: tutti devono sapere cosa stanno bevendo.
9. Quando si apre una bottiglia di spumante non va MAI fatto il botto.
10. Se si brinda in onore di qualcuno, è vietato astenersi anche se si è astemi. Si può solo sfiorare il bicchiere con le labbra e lasciare poi il bicchiere pieno.I Romani erano meno tolleranti e in presenza di un invitato che non toccava vino, pronunciavano la frase Bibat aut abeat (Beva o se ne vada!)
www.qbquantobasta.it – 08/05/2016

Ttip leaks: “il trattato transatlantico deve assicurare la tutela dei vini italiani”

“Il Tttip, il trattato transatlantico deve assicurare la tutela dei vini italiani rispetto a un fenomeno, quello del falso Made in Italy a tavola, assai diffuso sul mercato Usa dove ha superato il valore di 20 miliardi“: a sottolinearlo è la Coldiretti nell’esprimere “preoccupazione per le notizie sull’andamento delle trattative tra Usa e Ue secondo le quali gli americani hanno ribadito la loro intenzione di continuare ad usare le denominazioni ‘semigeneriche’ dei vini europei, come gli italiani Chianti, Marsala, il greco Retzina, il portoghese Madeira e i francesi Chablis e Champagne“.

Il risultato, denuncia la Coldiretti, “è che oggi il Chianti si produce in California, mentre sempre negli States è possibile acquistare del Marsala Wine.

Ma il fenomeno del falso vino ‘Made in Italy’ trova un forte impulso anche dalle opportunità di vendita attraverso la rete dove è possibile acquistare pseudo vino ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette piu’ prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Verdicchio, Lambrusco o Montepulciano“. Leggi il resto di questo articolo »

A Courmayeur anche i bambini imparano a conoscere il vino

Non è ancora tempo di degustarlo, ma di certo possono cominciare a conoscerlo: a Courmayeur il “Wine Fest” diventa un evento per tutta la famiglia e sono in programma giochi e laboratori per far scoprire il vino anche ai bambini.

È fuori dubbio che la passione per le viti e le cantine in valle è molto sentita e perciò si è pensato di condividerla anche con i più piccoli.

Proprio perché è una passione che si può trasmettere di generazione in generazione, a qualsiasi età. 
 
Così il 25 aprile durante il Courmayeur Wine Fest, prima edizione dedicata alla filiera corta delle etichette della Valle d’Aosta gli animatori dell’associazione Lo Tatà accompagneranno i bambini alla scoperta del mondo del vino, tra corse delle botti, gioco dell’oca e una grande damigiana di vetro da decorare.

Intanto i genitori degusteranno i prodotti del territorio: appuntamento dalle ore 11 alle ore 19, al Jardin de l’Ange e al Museo Transfrontaliero, dove potranno conoscere i produttori e degustare i migliori vini locali, accompagnati da specialità gastronomiche a km zero. 
 
La serata proseguirà all’Hotel Royal e Golf di Courmayeur, con un aperitivo e cena su prenotazione, a cura degli Chef de Montagne, ovvero gli chef stellati della Valle d’Aosta.

www.lastampa.it – 15/04/2016

Vegano, leggero, etico È il vino che berremo

Edizione n°50 ricchissima. Tanto “bio” La gradazione alcolica tende a calare.
E arriva il tappo di sughero che si svita

Se la vita comincia a cinquant’anni il Vinitaly nasce domani.
Quando a Verona il presidente della Repubblica Sergio Mattarella taglierà il nastro dell’edizione numero 50 della più importante manifestazione vinicola italiana e una delle più importanti al mondo.

La prima edizione fu celebrata sotto forma di congresso nel settembre 1967 al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

Il nome Vinitaly non c’era ancora (arriverà nel 1971) e nemmeno gli espositori (arriveranno nel 1969): si parlava di Giornate del vino italiano e si iniziò a ragionare su come far diventare grande quello che allora era solo un alimento liquido apportatore di calorie ma non di emozioni. Leggi il resto di questo articolo »