Curiosità

Il primo cioccolato al mondo affinato in barrique!

I primi temporali sono arrivati, le temperature sono calate e la voglia di cioccolato è tornata. E perché non dare il via alla stagione autunnale con un cioccolato esclusivo e mai visto prima? Il mastro cioccolatiere Simone Sabaini – ideatore e fondatore della rinomata azienda Sabadì – ci ha lavorato per un anno e ora finalmente ha dato vita al primo cioccolato al mondo affinato in barrique!

Innanzitutto bisogna sapere che, visto che siamo in Sicilia, stiamo parlando di cioccolato di Modica, quindi molto diverso dalla classica tavoletta di cioccolato a cui siamo abituati. Parliamo di un prodotto tutto italiano, o meglio 100% siciliano, che viene lavorato senza l’aggiunta di burro di cacao e viene lavorato solo “a freddo”: significa che non raggiunge mai una temperatura superiore ai 42°C., e ciò permette ai cristalli di zucchero di incorporarsi senza sciogliersi, dando così quella tipica sabbiosità alla tavoletta di cioccolato siciliana, che si ama o si odia.

Questo prodotto unico e dalle antiche origini, Leggi il resto di questo articolo »

Quante calorie ha il vino: una tabella completa

Chi ama bere dell’ottimo vino non dovrebbe mai dimenticare che anche questa prezioso e gustoso nettare (a seconda dei gusti, ovviamente) contiene un quantitativo più o meno importante di calorie.

Chi ama bere del vino sa che esso può essere accompagnato a qualsiasi pasto e a qualsiasi cibo, che vi sono vini in grado di sposarsi con ciascun aroma e sapore, accontentando tutti i gusti, dai più raffinati a quelli meno esigenti.

Bere il vino con moderazione sembra faccia addirittura bene alla salute Leggi il resto di questo articolo »

Gli snob di Slow Food invidiosi dei contadini e del vino a buon prezzo

Tutto il mondo (compreso il Kazakistan dove ora si trova in tournée) sa bene che per Al Bano la «felicità è un bicchiere di vino con un panino».

Ma non tutti sono al corrente del fatto che sul «panino» Al Bano è anche disposto a transigere, ma sul «bicchiere di vino», no. Quello proprio non devono azzardarsi a toccarglielo.

Soprattutto se il vino è suo, delle Tenute Al Bano Carrisi; bottiglie di qualità, premiate nei giorni scorsi addirittura dalla Fondazione Italiana Sommelier che ha nominato il cantante pugliese «ambasciatore del vino italiano nel mondo».

Ma ad inacidire il brindisi del «cigno di Cellino San Marco» è arrivato, come una goccia di metanolo, l’articolo della redazione di Slow Food: associazione autonominatasi depositaria culturale del «meglio della tradizione enogastronomica italiana». Leggi il resto di questo articolo »

Il vino greco al tempo di Tsipras

Calano i consumi, ma aumenta l’interesse internazionale. Quali sono le reali difficoltà in questo momento per i produttori ellenici? Dalle limitazioni dei pagamenti alla fine di tappi e imballaggi.
In attesa di capire cosa succederà con l’aumento dell’Iva.

L’export
Dall’inizio della crisi nel 2008/2009, non tutto è andato male per il vino greco. Così come è successo in altri Paesi la contrazione del consumo interno di vino è stata assai sensibile, ma le aziende hanno cercato di recuperare le quote di mercato perdute, incrementando le esportazioni. Un fenomeno che, in Italia, conosciamo molto bene.

In Grecia le esportazioni complessive sono aumentate del 2% dall’inizio del 2014, raggiungendo un totale di 83 milioni di dollari (fonte USDA Foreign Agricultural Service Wine Annual Report 2015), ma soprattutto è aumentato – e di molto – l’interesse della stampa internazionale, specializzata e non, nei confronti del vino greco. Leggi il resto di questo articolo »

I dieci vini per la grigliata di Ferragosto

Lasciate le birre nel buio del frigorifero, per la grigliata di Ferragosto.

Aprite la cantina, scegliete una bottiglia che sia in sintonia con questa frase: la felicità è un allegro pasto tra amici accompagnato da un vino onesto.

Parole dell’altrimenti cupo Michel Houellebecq, nell’ultimo romanzo «Sottomissione» (Bompiani).

Per chi si cimenta davanti alla carbonella scoppiettante c’è un nuovo libro: «Diventare Grill master» (Comunica), del palermitano Gianfranco Lo Cascio, fondatore del sito BBQ4all.

In 300 pagine, con il contributo del critico Paolo Massobrio, si impara che «tutto quello che si può cuocere si può anche grigliare e grigliare bene».

E che c’è una differenza abissale tra barbecue («cotture di grandi pezzi di carne a bassa temperatura e in presenza di fumo») e grilling, la via italiana («temperature più alte e tempi più corti»).

Lo Cascio griglia da quando, a 10 anni, il padre gli regalò un grill a misura di bambino.

È un autodidatta. Lavorava come sviluppatore di software. Quando, 15 anni fa, si è reso conto che non c’erano informazioni tecniche in Rete, ha colmato il vuoto.

Ora organizza 150 corsi l’anno per Grill master. I suoi vini preferiti sono «Bonarda dell’Oltrepò, Brunello di Montalcino e tra i bianchi i Moscati secchi».

“Seasoning», spiega, è la tecnica per condire e aromatizzare i cibi da grigliare: erbe, spezie e salse. Che possono rendere più arduo l’abbinamento con i vini.

Non aiuta il gusto amaro dei segni di rosolatura su carni e verdure.

Sia che si tratti di carni, pesci e ortaggi, l’importante è scegliere vini freschi, adatti alla convivialità di una grigliata. Leggi il resto di questo articolo »

Hanno 120 anni i vini della via del sale

Itinerari d’estate: la Valle Maira, a cominciare da Dronero, che sarà una sorpresa di specialità (in paese cercate i dolci «Droneresi» di Brignone) a cominciare dalle acciughe che venivano commercializzate lungo le vie del sale.

Ma qui, udite udite, da 120 anni producono anche vino. E bisogna conoscere la storia della cantina Mauro, fondata nel 1885 da Vittorio Mauro, in un intreccio di luoghi che vanno dall’Argentina alle Langhe.
 
Fu lui a chiedere tramite lettera ai parenti rimasti in Piemonte (conservata dagli eredi) 200 botti di vino da vendere nei dintorni di Santa Fè. Dopo 15 anni eccolo in Italia, pronto a fare il vignaiolo nella natìa Roddino d’Alba.

Nel 1924 i figli acquistano una cantina a Dronero e qui inizia il vero e proprio percorso aziendale che oggi prosegue con Giuseppe Mauro, enologo quarantasettenne, la sorella Rossana e il padre Oscar Emanuele. Leggi il resto di questo articolo »

Vino, il museo di Torgiano nella top ten dei musei più belli al mondo

Riscoprire il significato simbolico che ha il vino nella nostra civiltà. Questo è uno degli obiettivi del museo del vino a Torgiano, in provincia di Perugia, che si trova in una nobile residenza seicentesca.

Ed è proprio il Muvit di Torgiano, della Fondazione Lungarotti, ad entrare nella classifica dei 10 migliori musei del vino più belli al mondo, secondo la rivista inglese “The drink Business”, periodico specializzato nel drink internazionali.
Recensito anche dal New York Times, come migliore in Italia.
Parte delle sue collezioni, 27 opere, sono ora presenti a Expo nel Padiglione del vino italiano. Leggi il resto di questo articolo »

In Cina il Prosecco diventa materia di studio

E’ stato siglato un accordo, unico in Italia, con il quale il Prosecco Doc diviene ufficialmente materia di studio per gli studenti della Shanghai Trade School.

Un modulo di 14 ore inserito nel programma scolastico di migliaia di giovani iscritti che anelano a diventare professionisti della Ristorazione e dell’ hôtellerie.

Il modulo comprende lezioni relative a territorio di origine, metodi di produzione, tecniche di degustazione e studio degli abbinamenti del Prosecco Doc con i piatti della cucina cinese.

”La Cina è un mercato che presenta grandi potenzialità ancora inespresse – dichiara Kar Mein Lim , Sommelier tra le più note e stimante in Cina – c’è bisogno di formare nuove figure professionali legate al mondo del vino, perché la richiesta di personale qualificato è in forte crescita nel nostro paese. Leggi il resto di questo articolo »

Argentina: passeggiando fra i vigneti di Mendoza

Conosciuta per il clima soleggiato, secco e temperato e la maestosa Cordigliera delle Ande a portata di mano, la provincia di Mendoza è sempre più affermata come il primo distretto vinicolo dell’Argentina.

Nel quinto produttore mondiale del nettare a base d’uva, la “región mendocina” fa la parte del leone, elaborando il 70% del vino imbottigliato ogni anno.

E se il vino emblematico argentino è il rosso Malbec, con i suoi vitigni Bonarda, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah, Mendoza offre una cantina molto più ampia.

Con una temperatura media annua di 18 gradi Celsius – media estiva 24, invernale 7 – Mendoza ha esportato solo nel maggio scorso 208.682 ettolitri divino prodotti da 884 differenti case. Leggi il resto di questo articolo »

Così rinasce la Vigna dell’Impero

Che cosa unisce la Gioconda, la guerra in Abissinia e il Sangiovese? Tra un po’ lo scoprirete.

Per intanto sappiate che questa è la storia di un vino appena nato e che però ha ottant’anni ed è legato a una delle pagine più controverse della storia italiana, la nascita dell’Impero dopo le conquiste in Africa Orientale a metà degli anni Trenta dello scorso secolo.

La storia di un vino che si chiama appunto Vigna dell’Impero e che ritorna oggi grazie all’ostinazione visionaria di Antonio Moretti Cuseri, titolare di Tenuta Sette Ponti, nell’Aretino, da cui nasce un vino mito come l’Oreno, quinta etichetta nella Top Cento della rivista Wine Spectator , che sarà pure banale definire la bibbia dell’enoappassionato ma più di tanto non si sbaglia.

Siamo nel 1935. L’Italia conquista l’Abissinia vellicando le mire imperiali del regime mussoliniano.

Sua Altezza Reale Amedeo d’Aosta, destinato a diventare viceré d’Etiopia, Leggi il resto di questo articolo »