Degustazioni

A Varese c’è un vino che sorprende

Pochi sapranno che la provincia di Varese, a fine Ottocento, era l’area più vitata di tutta la Lombardia.

Solo 15 anni fa ha ripreso vigore quella che era rimasta solo una testimonianza. Ed è nata l’Igt Ronchi Varesini.

Ma mai mi sarei aspettato questa evoluzione qualitativa, dopo una sosta, una sera, nell’ottima Osteria del Sass di Besozzo.
 
Sandra Pellegrini e il marito, imprenditore nel settore plastico, non si capacitavano che la vite prosperasse a Mendrisio, in Svizzera. Anche perché nel Varesotto le condizioni c’erano tutte: Leggi il resto di questo articolo »

Lione e il Beaujolais: storia, vini e borghi di campagna

Lione come Parigi, regina di charme. Sulle sponde di due fiumi, il Rodano e la Saona, è una città scenografica in cui è facile lasciarsi avvolgere dalle atmosfere d’antan del quartiere rinascimentale, un ricamo di vicolilastricati di pietra sui quali si ergono palazzi sontuosi che celano cortili, portici e le celebri gallerie chiamate traboules (in centro se ne contano 350).

Dal tramonto ai primi chiarori dell’alba antiche lanterne illuminano le vie irradiandole di una tenue luce color giallo-ocra. Agli eleganti portoni si alternano botteghe artigiane e negozi, gallerie d’arte, ristoranti e taverne, hotel di charme.

Suggestiva la place de la comédie con l’Hotel de Ville, maestosa l’Opéra National, il teatro cittadino. Il palazzo del Louge du Change, in place du Change, fu costruito nel ’600 per ospitare fiere e mercati (in seguito venne rimaneggiato) ma nel 1803 Napoleone lo destinò a chiesa protestante. Leggi il resto di questo articolo »

Ecco il vino per l’estate 2014 a stelle strisce

Un vino “tranquillo”, da “club di lettura per pensionati”. Popolare, amato ma che per essere considerato affascinante ha dovuto attendere qualche anno e qualche azzardo vincente dei vari produttori più esperti.

E così ora, soprattutto oltreoceano, il Pinot Grigio, anche e soprattutto quello friulano, sta vivendo una nuova primavera. Tanto da diventare il vino di questa estate americana.

Profumo più seducente, colore più intenso, consistenza più ricca e gusto più netto. Il Pinot Grigio friulano piace negli States. E non lo dicono soltanto le cifre di un mercato che premia più questo prodotto piuttosto del Friulano.

Lo dicono ancora di più, e soprattutto ora, i grandi critici indipendenti, Leggi il resto di questo articolo »

Cheesenic, merende gustose

Si chiamano «Cheesenic – Pic-nic e merende eco-gustose», quelle proposte, quotidianamente, grazie agli Incontri – Strada del Vino e dei sapori del Trentino, fino a domenica 31 agosto, in Valle di Fiemme, Valle di Fassa e Primiero.

Quindi pic-nic e merende eco-gustosi nella natura delle Dolomiti. Il verde dei prati, il profumo dei fiori di montagna, un plaid sui cui sedersi, un cestino con formaggi e prodotti locali, i suoni della natura; questo è solo un esempio dei Cheese nic.

Ristoranti, agritur ed hotel aderenti alla Strada dei formaggi delle Dolomiti, propongono una serie di appuntamenti originali per uno spuntino dal contenuto insolito e dalla location suggestiva, con alcune occasioni speciali pensate appositamente anche per i più piccini, come i #Cheesenic in Villa in Val Canali e il “Marendol dei Popi” a Fiera di Primiero.

Ulteriori informazioni e programma giornaliero si possono avere su: http://www.stradedelvinodeltrentino.it

trentinocorrierealpi.gelocal.it – 11/07/2014

Il miglior Sauvignon del mondo è italiano

Non sarà stato facile per la giuria riuscire a decidere quale fosse il migliore tra i 751 campioni provenienti da 21 Paesi del mondo, ma alla fine hanno decretato il loro giudizio: il migliore era il friulano Tiare di Roberto Snidarcig.
 
Il Concorso Mondiale del Sauvignon, per l’esattezza il quinto, non si poteva svolgere che a Bordeaux, insieme alla valle della Loira culla di questo vitigno da cui si ottengono prestigiosi vini dolci come il Sautern e il Barsac e altrettanto meravigliosi secchi come il Sancerre e il Pouilly-Fumé.

Essere insignito della medaglia d’oro nella patria mondiale del vino, è sicuramente una doppia vittoria. Leggi il resto di questo articolo »

I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica

Domenica 22 giugno incontro con il Rav Luciano Caro, Rabbino Capo di Ferrara. Ore 11 presso International Cooking & BBQ-Grill Weber in via 4 giugno, 103 Serravalle Repubblica di San Marino.

Un incontro con il Rav Luciano Caro, Rabbino Capo di Ferrara, per conoscere il significato del vino nella tradizione ebraica, approfondire i temi legati all’alimentazione ed assaggiare cibi preparati seguendo la tradizione ebraica. Religione, cultura e sapori uniti.

Nella tradizione ebraica il vino (yain) occupa un posto rilevante in molteplici manifestazioni rituali quali, ad esempio, l’inizio del pasto dei gironi festivi (kiddush), la celebrazione del matrimonio e la pratica della circoncisione.

Il vino compare nei primi capitoli della Genesi dedicati ai primordi della presenza umana sulla terra: quando le acque del diluvio si ritirarono, Noè provvide a piantare una vigna e, prodotto il vino, se ne ubriacò.

Secondo la tradizione prima di bere il vino occorre recitare una apposita benedizione “all’Eterno che ha creato il frutto della vite”.

Non mancano nella letteratura ebraica moniti contro i pericoli del vino che sollecita l’allegria ma deve essere assunto con moderazione.

Così il testo biblico vieta al Sacerdote di bere vino prima di adempiere alle funzioni rituali.

All’ebreo è consentito di bere vino solo se certificato kasher (permesso) vale a dire prodotto sotto la sorveglianza di un ebreo osservante. Il controllo ha inizio con la spremitura dell’uva e continua fino all’apertura della bottiglia.

Di tutto ciò e di altro parlerà il dott. Luciano Meir Caro, Rabbino Capo di Ferrara nel corso dell’incontro che avrà luogo domenica 22 giugno alle ore 11 nei locali della ditta International Cooking & BBQ-Grill Weber in via 4 giugno, 103 Serravalle Repubblica di San Marino.

E’ prevista la degustazione di cibi preparati nel rispetto della normativa ebraica.

www.sanmarinonotizie.com – 20/06/2014

Vino: Moscato di Scanzo rappresenta Bergamo ad Alta Qualità

Il Moscato di Scanzo DOCG sara’ il rappresentante ufficiale del meglio dell’enologia bergamasca ad Alta Qualita’, il Salone delle eccellenze enogastronomiche italiane.

La “perla rossa” sara’ presentata dal Consorzio di Tutela che, insieme con quello del Valcalepio, avra’ a disposizione un ampio spazio per la promozione, la degustazione e la vendita di questo preziosissimo vino da meditazione.

L’appuntamento e’ da domani al 2 giugno presso Villa Castelbarco (www.villacastelbarco.com) a Vaprio d’Adda. Leggi il resto di questo articolo »

Chardonnay, Colterenzio senza rivali

Successo internazionale per due vini Chardonnay prodotti dalla cantina Colterenzio, premiati in occasione di due importanti manifestazioni in Germania e Repubblica Ceca.

Lo Chardonnay è uno dei cavalli di battaglia di Colterenzio da più di 30 anni.

In Repubblica Ceca lo Chardonnay Formigar 2010, in occasione di un concorso di degustazione organizzato dalla rivista specializzata Vino Revue, è stato incoronato come miglior Chardonnay italiano venduto in territorio ceco.

Lo Chardonnay Altkirch 2012 invece è stato inserito nel Berliner Weinführer 2014, Leggi il resto di questo articolo »

Sorpresa, non serve il palato, è il trigemino a percepire il vino invecchiato

Non avete un gran palato? Poco importa, se volete degustare grandi vini invecchiati.

Almeno così ha scoperto un gruppo di scienziati americani.

Ecco la notizia appena lanciata dalle agenzie:

Il nervo responsabile della percezione del sapore del vino, capace di far individuare un vino che é stato invecchiato in botti di rovere, é il trigemino.

A scoprirlo un gruppo di scienziati della Ruhr-Universitata Bochum (Germania), guidato da Hanns Hatt, che ha pubblicato un nuovo studio sulla rivista Chemical Senses.

Il trigemino é, tra l’altro, il nervo responsabile della percezione del dolore e della temperatura.

Gli scienziati hanno scoperto che, dunque, i sensi del gusto e dell’olfatto non sono coinvolti nell’apprezzamento del vino.

In particolare, i ricercatori hanno dimostrato che pazienti con nervi legati al gusto danneggiati, e incapaci di far sentire i cinque sapori di base (dolce, umani, salato, amaro e acido), riuscivano ancora a sentire quell’aroma di barrique, tipico dei vini invecchiati in botti di rovere, sulle loro lingue.

Invece, quando ai soggetti veniva «spento» il nervo trigemino, il sapore di barrique scompariva.

Il team ha usato cellule in coltura per studiare l’effetto della sostanza legata al sapore di barrique su cellule provenienti dal nervo trigemino di topi.

ilsole24ore.com – 07/05/52014

Vinitaly 2014 col vento in poppa

Internazionalizzazione, buyer, export, bio e formazione: sono queste le parole chiave della 48esima edizione di Vinitaly (www.vinitaly.com), in programma dal 6 al 9 aprile a Veronafiere insieme a Sol&Agrifood ed Enolitech.

Il più grande salone mondiale dedicato al vino e ai distillati si conferma il punto di riferimento più dinamico e qualificato per la promozione commerciale e culturale di questi prodotti sui mercati globali.

Vinitaly, infatti, possiede la capacità di attrarre a Verona oltre 50mila operatori esteri da 120 Paesi con specifiche iniziative per favorirne l’incoming, unita ad un format che si rinnova di edizione in edizione.

Per il 48° Vinitaly quartiere fieristico ampliato e superata l’asticella dei 100.000 metri quadrati netti venduti.

Novità assolute di quest’anno, che si sviluppano sul doppio binario di una crescente internazionalizzazione e una particolare attenzione al panorama delle produzioni biologiche, sono Vininternational, International Buyers’ Lounge e Vinitalybio. Leggi il resto di questo articolo »