Degustazioni
Alto Adige del vino: un maggio tutto da degustare.
Sarà il Pinot Nero ad aprire la stagione altoatesina 2013 dedicata ai suoi vini di eccellenza: un susseguirsi di iniziative e degustazioni che permetterà anche di vivere i territori di produzione viticola di questo mondo “sospeso” tra eleganza nordica e fascino mediterraneo.
Primo appuntamento a Egna e Montagna, capitali indiscusse del Pinot Nero, che ospiteranno dall’11 al 13 maggio le Giornate del Pinot Nero (www.blauburgunder.it). Sarà l’occasione di rendere omaggio al “re dei vini rossi” che raggiunge tra questi pendii livelli di particolare complessità. Nei tre giorni della manifestazione si potranno assaggiare i vini che hanno partecipato al Concorso Nazionale del Pinot Nero, il cui verdetto costituirà proprio il momento clou della cerimonia di inaugurazione. Leggi il resto di questo articolo »
Vino: Luca Martini e’ il miglior sommelier del mondo
E’ toscano e risponde al nome di Luca Martini il Miglior Sommelier AIS del Mondo 2013. Un successo senza precedenti per la sommellerie del Granducato che ancora una volta dimostra di avere – con AIS Toscana – una delle migliori scuole in assoluto di preparazione ai concorsi, non soltanto a livello nazionale ma addirittura mondiale.
Il trionfo di Luca Martini, trentatreenne aretino, e’ arrivato al termine di una finalissima a tre disputata sul palcoscenico del Park Lane Sheraton Hotel di Londra a cui hanno preso parte un altro italiano, Dennis Metz, e il francese Jonathan Fillion rispettivamente secondo e terzo classificato.
Appena ai piedi del podio, l’altro toscano in gara, Leggi il resto di questo articolo »
Spumante a polvere d’oro e quello dietetico, le novità al Vinitaly
Tante le new entry della Coldiretti per la manifestazione dedicata al vino che prenderà il via domenica 7 aprile a Verona
Dal primo “spumante” con polvere d’oro a quello dietetico, dal vino invecchiato negli abissi marini a quello nei ghiacciai, dal ritorno del vino dei Celti al primo vino d’orchestra sono solo alcune delle novità del Vinitaly 2013 che saranno presentate all’apertura di domenica 7 aprile dalle ore 10,00 al Vinitaly di Verona allo stand della Coldiretti Centro Servizi Arena – nel corridoio tra i padiglioni 6 e 7.
La crisi dei consumi interni e lo sviluppo dei mercati esteri spinge il settore verso una innovazione che valorizza la distintività’ del prodotto e il legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale.
I numeri del vino Made in Italy, Leggi il resto di questo articolo »
Club per sole donne per degustare il vino Alla faccia dei camerieri maschilisti
La scena sempre la stessa: bel ristorante, candele accese, camerieri gentili, tavola imbandita. Poi ci si siede e la lista dei vini va sempre a lui. Il ragazzo col grembiule, quando torna per la scelta, generalmente ci ignora. «Preferisce un rosso o un bianco?» chiede guardando il nostro accompagnatore.
Non so a voi, ma a me questo siparietto è capitato decine di volte. Eppure a dispetto dei luoghi comuni, di donne che di vino se ne intendono (come raccontato da Luciano Ferraro sul suo blog) ce ne sono eccome. Non solo: come evidenziato da una ricerca commissionata dall’Associazione italiana sommelier, nel settore enologico italiano ci sono circa 100 mila aziende guidate da giovani under 35. Il 25% è gestito da donne.
Al ristorante però la scena a cui assistiamo è (quasi) sempre la stessa. Leggi il resto di questo articolo »
FALSI MITI, IL CIBO BIO, IL VINO BIANCO, IL MAL DI TESTA E I SOLFITI.
Ieri sera a cena ho assistito ad un episodio.
Gli avventori di un ristorante Bio e Vegetariano, fra l’altro tutti fumatori, che dovendo scegliere il vino fa due marche sconosciute, hanno preferito quella di cui il cameriere declamava l’assenza di solfiti. Im primis questo non è mai vero “tout court”, e per giunta quella bottiglia poi portata a tavola recitava in vista sull’etichetta contiene solfiti , come impone la legge.
Quindi il cameriere probabilmente aveva usato questa falsa informazione per invogliare all’acquisto della bottiglia che aveva l’esigenza di vendere, o verosimilmente non sapeva proprio cosa stava dicendo stante la sistematica mancanza di professionalità degli addetti alla ristorazione, soprattutto del personale di sala.
Ma tralasciamo la questione etica e facciamo un po’ di informazione sua questa benedetta vicenda dei solfiti. Leggi il resto di questo articolo »
Pane, Sopressa e Prosecco Col Fondo
Quando mio nonno andava a lavorare in campagna, si portava il pranzo nella gavetta e non mancava la bottiglia del vino. Allora il vino era considerato ancora un alimento e l’alcool non era demonizzato.
Non ho mai visto mio nonno ubriaco e neanche con la cirrosi, ha vissuto una vita degna di essere chiamata vita, ha lavorato tanto e sodo, ha cresciuto numerosi figli, grazie all’aiuto di quella grande donna che è stata mia nonna, ha ballato, scherzato, si è divertito ed è morto di vecchiaia.
Dicono che io gli somigli. Sono magra, iperattiva, scherzosa e non rinuncio al pasto Leggi il resto di questo articolo »
Andrea Bocelli, grande cantante e grande produttore di vini
Una tradizione familiare da 200 anni a Lajatico
Il più popolare cantante d’opera di tutti i tempi, secondo il New York Times. Ma anche grande produttore di vini di eccellenza: non a caso Luca Maroni gli ha attribuito il Premio Merito al suo ultimo Sense of Wine. Dopo la musica, e insieme ai cavalli, la passione di Andrea Bocelli è infatti tutta per il vino, che la sua famiglia produce da quasi 200 anni in quel di Lajatico, nel cuore della Val d’Era, in provincia di Pisa.
Già nel 1730 i Bocelli lavoravano le terre del principe Corsini. Poi nel 1840 Gaspero Bocelli, acquistato un primo nucleo di poderi, mise su un’azienda a 360°, con seminativi, foraggio, frutta, olivi e vigne, all’insegna della più classica tradizione agricola toscana. Prima Alcide, poi Alessandro e ora Alberto, fratello minore del tenore ed effettivo conduttore della tenuta, e, più a distanza, Andrea, si sono negli anni dedicati a questa terra, motivo di soddisfazioni e di vanto personali. In origine papà Alessandro produceva un buon vino, che vendeva sfuso in damigiane destinate ai mercati del nord Italia, del quale andava particolarmente orgoglioso. Quando alla fine degli anni ’90 si ammalò, il desiderio di entrambi i figli (il successo di Andrea era già esploso con Il mare calmo della sera) fu quello di fargli vedere, prima di morire, il suo vino imbottigliato. Ma non fecero in tempo: fu allora che i due fratelli decisero di ristrutturare cantina e vigne e di dare inizio ad un serio processo di produzione con l’aiuto dell’agronomo Alfredo Tocchini e dell’enologo Paolo Caciorgna. Spiega infatti il tenore: “Da ragazzo il vino rappresentava il premio, la concessione straordinaria. Ma poi, ho imparato più tardi, è anche e soprattutto cultura. Una buona bottiglia di vino è, di fatto, una bottiglia di felicità”. Leggi il resto di questo articolo »
Obama festeggia Michelle: a cena con un vino di Bolgheri
Scelto un ristorante italiano. In tavola il “Costa di Giulia”
Il Made in Italy può salvarci dalla crisi, puntando su ciò che tutto il mondo ci invidia: i nostri paesaggi, il saper fare, l’eccellenza della moda e poi l’enogastronomia di altissima qualità. I nostri vini, apprezzati anche dall’uomo più potente al mondo, Barack Obama. Il presidente Usa ha infatti scelto – per festeggiare nei giorni scorsi il compleanno della moglie Michelle – un ristorante italiano, il “Cafè Milano” di Washington, locale di proprietà di Franco Nuschese, originario di Minori, borgo gioiello della Costiera Amalfitana. E in tavola non ci sono stati dubbi, Obama ha optato per due vini italiani, di cui uno rigorosamente toscano. Si tratta del prestigioso bianco di Castagneto Carducci “Costa di Giulia”, prodotto da Michele Satta.
Satta, nativo di Varese si è laureato in agraria a Pisa, trasferendosi poi in quella Castagneto Carducci, che è poi diventata il regno della sua passione, il vino. “L’intuizione di essere in un ambiente di altissima vocazione enologica e l’incontro con l’enologo Attilio Pagli, tutt’ora nostro caro collaboratore ed amico, mi hanno spinto a diventare un produttore di vino” – rivela Satta dalle pagine del suo sito.
Obama, nel corso della cena con menu esclusivamente italiano, tra i vini scelti ha assaggiato solo il bianco toscano. Vino che ben si sposa con l’immagine della consorte di Obama: “Costa di Giulia” è infatti un bianco fine ed elegante, proprio come Michelle. Insomma, se l’Italia vive con il mito dell’America, consoliamoci. In fondo anche il presidente Usa vive con il mito dell’Italia e della Toscana, almeno a tavola.
Bistecca e vino rosso. Abbinamento perfetto anche per la scienza medica
Uno studio dell’Università di Gerusalemme ha esaminato l’effetto del consumo di carne rossa con l’assunzione di un bicchiere di vino rosso, con risultati sorprendenti. Infatti, secondo i ricercatori, il vino rosso diminuirebbe gli effetti negativi della carne.
In particolare, secondo gli studiosi, sarebbero i polifenoli, noti antiossidanti, ad impedire l’assorbimento di composti negativi da parte dell’intenstino e quindi il loro passaggio al flusso sanguigno dove potrebbero creare danni.
In un periodo di quattro giorni, 14 volontari sono stati nutriti con una serie di piatti di cotolette di tacchino mentre un piccolo gruppo degli stessi ha ripetuto la dieta, ma in questa occasione ogni pasto è stato accompagnato con un bicchiere di vino rosso.
I partecipanti che hanno mangiato solo carne avevano un livello di malondialdeide, che modifica i livelli di colesterolo nel sangue, più elevato di quando hanno iniziati la dieta. Dopo soli quattro giorni di consumo di carne, il livello di colesterolo era maggiore del 97%.
Il colesterolo è responsabile dell’indurimento delle arterie e della creazione di placche che causano problemi cardiaci.
Al contrario chi mangiava carne con accompagnato un bicchiere di vino rosso aveva livelli di colesterolo invariati oppure, in qualche caso, addirittura diminuito.
Lo studio, che verrà presto pubblicato sul Journal of Functional Foods spiegherebbe le ragioni di precedenti studi sugli effetti positivi del vino rispetto alle malattie cardiocircolatorie.
Ron Kohen ha così spiegato che “vengono confermate le ricerche che correlano il consumo di carne con un aumento del rischio di infarto ma introduce anche un elemento di novità. Cibi ricchi di polifenoli, se inseriti nella dieta, ridurrebbero questi effetti nocivi.”
Vino in musica, viaggio fra i cantautori italiani
Alla ricerca della conferma di quanto il vino sia un concetto presente nell’espressione artistica, vogliamo andare stavolta alla ricerca delle tracce “enologiche” che si possono trovare nei testi della musica moderna, di quella “canzone popolare” che fa parte della nostra quotidianità.
Emblematica, in questo senso, è “Il vino”, lascito prezioso del grande (e troppo poco apprezzato) cantautore livornese Piero Ciampi: “Ma com’è bello il vino, rosso rosso rosso…”, un inno alla bevanda di Bacco come metodo per dimenticare le pene della vita.
Su questa linea malinconica, colorata da sfumature che richiamano momenti politici del recente passato, galleggia anche il bolognese Claudio Lolli nella sua “Albana per Togliatti”: “A quel vino ci mettiamo sotto come a una cascata, è così rosso, anche se è Albana…”. Restiamo nel fertile terreno della musica d’autore italiana con il suo forse più grande interprete, Fabrizio De Andrè e la sua “La Collina”: “Dov’è Jones il suonatore che fu sorpreso dai suoi novant’anni e con la vita avrebbe ancora giocato, lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all’amore né al cielo”.
Ma il vino è anche allegria, gioia di vivere, sensazioni forti come quelle descritte da Francesco Guccini nella sua torrenziale “L’Avvelenata” : “mi piace far canzoni e bere vino, mi piace far casino…”. Leggi il resto di questo articolo »