Club per sole donne per degustare il vino Alla faccia dei camerieri maschilisti
La scena sempre la stessa: bel ristorante, candele accese, camerieri gentili, tavola imbandita. Poi ci si siede e la lista dei vini va sempre a lui. Il ragazzo col grembiule, quando torna per la scelta, generalmente ci ignora. «Preferisce un rosso o un bianco?» chiede guardando il nostro accompagnatore.
Non so a voi, ma a me questo siparietto è capitato decine di volte. Eppure a dispetto dei luoghi comuni, di donne che di vino se ne intendono (come raccontato da Luciano Ferraro sul suo blog) ce ne sono eccome. Non solo: come evidenziato da una ricerca commissionata dall’Associazione italiana sommelier, nel settore enologico italiano ci sono circa 100 mila aziende guidate da giovani under 35. Il 25% è gestito da donne.
Al ristorante però la scena a cui assistiamo è (quasi) sempre la stessa. E se ci fosse un club per sole donne che organizza serate per imparare l’arte del vino? Ci andreste? È l’idea di un’osteria di Monza, che spinta dall’entusiasmo della proprietaria Stefania Aliprandi, ha creato un Wine Lover’s Club tutto al femminile.
Si tratta dell’Osteria dell’Oppio, che ogni mese organizza serate a degustare vini con un sommelier esperto: si prendono appunti sulle nozioni base e si cerca di metterle in pratica senza vergognarsi di non sapere. Serate al femminile, che pian piano si stanno allargando ai mariti, fidanzati e single.
«È nato tutto con un autostop – racconta Stefania al telefono mentre è al parco con i figli -. Ho dato un passaggio a una ragazza americana che è poi diventata un’amica. Con lei ho dato il via a quest’avventura insieme ad altre appassionate di vino.
Eravamo tutte desiderose di condividere con gli altri la nostra passione, il nostro amore e il nostro piacere di bere bene». È per questo che è venuto quasi spontaneo creare un club di sole donne. «La priorità è il pubblico femminile – conferma Stefania – ma sempre di più si aggregano i compagni, curiosi di fare un’esperienza nuova».
Tra le organizzatrici c’è anche un’ex Wine Buyer di un ristorante di Seattle (trasferitasi in Italia per amore) una sommelier FISAR (La Federazione italiana sommelier) e tantissime altre donne desiderose di apprendere l’arte del vino.
«Ci incontriamo tutti i lunedì attorno a una tavolata che accoglie fino a 16 persone – spiega Stefania -. Introduciamo il vino ai nostri ospiti spiegando la regione di provenienza, gli abbinament più adatti da fare. Tutto senza fare le saccenti. Le donne sono invitate a scoprire i profumi del vino e tante ne restano entusiaste. L’obiettivo è riprendersi il diritto di scegliere il calice. Alla faccia dei camerieri maschilisti».
Corriere della Sera – 24/03/2013