Cotarella: “Dobbiamo diminuire la produzione di vino”
“Il vino è la miniera d’oro dell’Italia, un bene inesauribile, un patrimonio di cultura, storia e tradizione che dobbiamo difendere e promuovere”. Così il presidente nazionale di Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha introdotto il 77° Congresso nazionale dell’Associazione degli enologi ed enotecnici italiani, dal titolo “Il vino: un’isola di valori”, che si è aperto a Cagliari al Bastione di Saint Remy, dove i lavori congressuali continueranno anche nell’intera giornata di oggi. Un grande evento con circa 500 ospiti presenti. Un Congresso impreziosito dalla presenza del ministro Francesco Lollobrigida (Agricoltura e Sovranità alimentare) e dall’imprenditore umanista Brunello Cucinelli. “È un Congresso che parla e guarda al mondo – spiega il presidente Cotarella – Un appuntamento che mette al centro il valore del vino e affronta le sfide del cambiamento.
Siamo in un momento estremamente delicato, le crisi internazionali mettono a dura prova i mercati e i nostri relatori, tra i massimi esperti in materia, hanno fotografato alla perfezione quelli che sta accadendo. La sfida principale che riguarda il mondo del vino è legata alla sovrapproduzione, dobbiamo assolutamente diminuire le nostre produzioni, al di là delle richieste del mercato. L’ottimo sarebbe diminuire la produzione e innalzare ulteriormente la qualità dei nostri vini così da essere super concorrenziali a livello mondiale. In questo congresso emerge ancora, con grande forza, il ruolo chiave degli enologi che, assieme, ai produttori, sono l’anima profonda della vitivinicoltura italiana”.
Il ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura e “serve un’Europa che torni alle sue radici, quella dei padri fondatori che misero proprio l’agricoltura e la produzione al centro, per garantire prosperità ai propri popoli”. Evidenziando che “dove non c’è agricoltura non c’è nemmeno manutenzione dell’ambiente”. Parlando nello specifico di vino, il ministro ha ricordato che “è cultura, identità, storia.
Il vino è da sempre patrimonio della nostra alimentazione”, ha aggiunto il ministro. L’imprenditore Brunello Cucinelli si è soffermato su “l’intelligenza artificiale che ci aiuterà moltissimo, ma non posso immaginare che ci possa sostituire. Avremo bisogno sempre più di persone che generano, creano e di mani sapienti, ma le mani sapienti devono avere una giusta remunerazione”, ha aggiunto. Parlando di sostenibilità, abbinata anche alla viticoltura, l’imprenditore ha suggerito di “tornare a vivere in equilibrio con il Creato, dobbiamo prendere il mondo secondo misura”.
https://www.cronachedigusto.it -31/05/2024