Da Intel il primo processore alimentato a vino rosso
Consuma talmente poco che un bicchiere di vino è sufficiente a farlo funzionare.
All’ultimo IDF, Intel ha mostrato un’invenzione curiosa e al tempo stesso molto interessante: un processore alimentato a vino.
Genevieve Bell, direttrice della divisione Interaction and Experience Research, ne ha dimostrato il funzionamento.
Quando ha versato del vino rosso all’interno di un bicchiere contenente degli elettrodi, l’acido acetico ha reagito con questi creando una corrente elettrica minuscola ma sufficientemente potente da attivare un chipset sperimentale e un display e-ink collegati al bicchiere, facendo apparire dei fiori sullo schermo.
Intel non ha fornito dettagli precisi sul funzionamento di questa tecnologia, ma è certo che è riuscita a creare un processore che richiede una quantità irrisoria di corrente per funzionare pur riuscendo a fornire – come ha tenuto a sottolineare il vicepresidente Mike Bell – prestazioni elevate.
Lo scopo di tutto ciò è creare dispositivi adatti all’epoca dell’Internet delle cose: se si vuole inserire un processore e un sistema di connessione in ogni oggetto, i circuiti devono essere minuscoli e consumare davvero poco.
Nonostante la dimostrazione sia stata un successo, Intel stessa ha ammesso che ci vorranno anni prima di riuscire a utilizzare in modo pratico questa tecnologia.
zeusnews.it – 28/09/2013