Ecco come stappare una bottiglia di vino con una…piuma

Ci credereste se vi dicessimo che per aprire una bottiglia si può anche fare a meno del cavatappi?

L’Italia è rinomata per la sua produzione vitivinicola e, com’è risaputo, la chiusura classica della maggior parte delle bottiglie è con il tappo, meglio se di sughero. E, com’è inoltre risaputo, per aprire una bottiglia e quindi “togliere il tappo”, si usa un attrezzo indicato dal nome di cavatappi. Bene, vi starete chiedendo perchè abbiamo esordito con tutte queste “elementari” informazioni. Il perchè è presto spiegato: per aprire le bottiglie non sarà più necessario il cavatappi, si potrà usare anche…una piuma!

“Ho scoperto questo modo curioso di aprire le bottiglie con l’uso della piuma circa una quindicina d’anni fa a Porto in Portogallo e da allora regalo a tutti questo simpatico spettacolo“, a dirlo è Mario Pojer, enologo e uno dei più grandi vigneron del nostro Paese: dalle prime vendemmie in un garage è oggi proprietario, con l’amico di sempre Fiorentino Sandri, della cantina Pojer e Sandri, una delle più premiate d’Italia e, sabato 28 ottobre è stato ospite speciale al 40esimo anniversario di Enoteca Longo dove è stata aperta, con una Penna d’alpino, una bottiglia di Muller Thurgau del 1983- proprio l’anno in cui ha aperto l’Enoteca!

Il segreto? Sta nello causare lo shock termico. “Con una particolare pinza conosciuta anche come “Port Tongs”, che viene resa rovente per aprire bottiglie di vino antiche e pregiate, si “abbraccia” il collo della bottiglia, mentre la piuma, inserita prima nel ghiaccio, dà il colpo secco, per un’apertura pulita – viene tolto il tappo e la ceralacca -e dallo straordinario effetto scenico”.

Il Video: https://www.youtube.com/watch?v=-5ZPtYd_dM4

https://www.sempionenews.it – 29/10/2023

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