Green Chile Wine: quando il peperoncino finisce nel vino

Si chiama Green Chile Wine ed è un vino particolare che contiene peperoncino. Non si tratterebbe di una nuova ricetta ma del frutto di una lunga tradizione, legata alla città di Hatch, nel New Messico.
Qui infatti la tradizione del peperoncino verde si perde nei secoli e quella della produzione di vino fu portata dagli spagnoli nel 1600. Il matrimonio tra le due era solo questione di tempo evidentemente.

Cosa ci fa il peperoncino nel vino?

La vendemmia, quando si inizia la prima fase di produzione del vino, coincide con il picco di consumo del tipico peperoncino verde messicano, che i cittadini vanno a comprare in grossi pacchi.

Il piccante frutto viene arrostito sul fuoco vivo normalmente, ma nella produzione del vino viene invece utilizzato fresco.
L’idea di base è arrivare ad un vino bianco di buona qualità, per poi aggiungere le rondelle di peperoncino fresco.

Il risultato è un prodotto con delle sfumature verdi uniche nel suo genere, un sapore leggermente speziato e un’ombra di piccante.

Nel Hatch Green Chile Wine, questo il suo nome ufficiale, non rimane del peperoncino, eliminato prima dell’imbottigliamento.
Esiste però un’altra versione in fase di sperimentazione, un vino rosso molto più complesso e robusto, in grado di essere aromatizzato con i più aggressivi peperoncini rossi abbrustoliti.

In questo il carico aromatico è molto più deciso, portandosi dietro delle interessanti note affumicate.
Anche in questo caso il prodotto imbottigliato non contiene il peperoncino, ma molto spesso ne viene aggiunto uno fresco direttamente nel bicchiere dai veri intenditori.

www.innaturale.com – 06/05/2018

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