I vecchi vitigni sopravvissuti e vincenti

Più del 10% dei 50 mila ettari di vigne dell’Emilia Romagna sono ormai coltivati con vini ottenuti da vitigni che hanno rischiato di sparire e che oggi rappresentano una percentuale di circa l’8% dei sei milioni di ettolitri di vino prodotti in Emilia Romagna.

È la stima di Coldiretti che ha realizzato a Cibus, salone internazionale dell’Alimentazione di Parma, una “cantina dei vini salvati dall’oblio”.

Si tratta di vitigni autoctoni, che a causa delle poca produttività o della difficoltà di coltivazione e vinificazione hanno rischiato di sparire dai vigneti dell’Emilia Romagna.

Negli ultimi vent’anni, grazie alla passione dei viticoltori e all’attività di ricercatori, questi vitigni sono stati recuperati e salvati anche grazie all’attenzione delle istituzioni verso la salvaguardia della biodiversità e alla ricerca da parte dei consumatori di prodotti del territorio.

“I nomi di questi vini – informa Coldiretti – vanno da quelli più famosi a quelli sconosciuti restati nella memoria di pochi. Il recupero è importante sia per la salvaguardia della biodiversità, sia per mantenere viva l’agricoltura in zone dove rischia di sparire.

Il loro rilancio si deve anche ai nuovi sbocchi commerciali dei mercati e delle fattorie di Campagna Amica che hanno offerto nuove opportunità agli agricoltori che proprio nel settore vitivinicolo sono all’avanguardia nelle vendite dirette.

Una su tre delle 22 mila aziende con vigneto nella nostra regione vende direttamente al consumatore.

Quella della vendita diretta del vino – commenta Coldiretti Emilia Romagna – è una tendenza in continuo aumento negli ultimi anni anche come risposta alle richieste dei consumatori di conoscere personalmente il produttore e scoprire le caratteristiche del prodotto che intendono acquistare, andando così alla scoperta del territorio di origine.

lanuovaferrara.gelocal.it – 15/05/2016

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