Irlanda, non solo birra ora punta sul vino

In Irlanda ti aspetti di bere birra, magari un generoso boccale di Guinness. Ma tra qualche anno si potrà tranquillamente brindare anche con un calice di vino autoctono.

I cambiamenti climatici, infatti, stanno rendendo la terra irlandese più adatta alla produzione vitivinicola: agronomi e ricercatori sono impegnati a studiare la situazione e le opportunità che ci possono essere, e qualche imprenditore agricolo ha già iniziato a fare sul serio e a investire sulle viti.

Vicino a Wellingtonbridge, nella contea di Wexford, c’è ad esempio The Old Roots Vineyard: una piccola azienda agricola che ha messo a dimora undicimila viti, le prime sono state piantate nove anni fa. Un azzardo, ma la proprietaria Esperanza Hernandez, che si è trasferita qui da circa venti, ci aveva visto giusto: il riscaldamento globale sta agevolando la produzione vinicola irlandese che oggi vede già coltivati Cabernet, Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco. Il professore di viticoltura Kees Van Leeuwen dell’Università di Bordeaux in Francia vede nuove opportunità per il vino in nord Europa, Irlanda inclusa.

«Il clima sta diventando più caldo e i vitivinicoltori riescono a far maturare l’uva», ha spiegato all’Agenzia France Presse, «Parallelamente la produzione di uva da vino è una sfida per i Paesi più caldi del bacino del Mediterraneo, dove le temperature diventano troppo elevate in alcuni mesi e altri fattori limitanti, come la scarsità d’acqua, si manifestano».

The Old Roots Vineyard fornisce il suo vino a numerosi hotel in tutto il Paese. Il percorso per arrivare alla produzione di vino è stato lungo: alla signora Hernandez e alla sua famiglia è servito un decennio per capire come e dove coltivare le viti. «Ora c’è una temperatura migliore rispetto a quando abbiamo iniziato e questo consente all’Irlanda e al Regno Unito di avere un vino migliore», ha osservato l’imprenditrice, «Nel 2014 abbiamo individuato Wexford e questo terreno esposto a sud-ovest, vicino al mare ma senza venti molto forti e con una composizione corretta. Qui abbiamo realizzato il nostro vigneto: se le temperature sono più favorevoli, il meteo è sempre più imprevedibile: piove molto, ma non a maggio e giugno quando servirebbe. È un’altra sfida che dobbiamo affrontare».

https://www.italiaoggi.it – 27/06/2024

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