Le “buchette del vino” di Firenze: storia e curiosità di questi insoliti tabernacoli
A Firenze c’è un’attrazione turistica che negli ultimi anni è diventata una vera e propria meta di migliaia di turisti da tutto il mondo. Si tratta delle “buchette del vino”, conosciute anche come tabernacoli o porte del paradiso, diventate in questi anni un simbolo iconico della città. Si tratta di piccole aperture nelle facciate dei palazzi nobiliari, che risalgono al XVII secolo, quando venivano utilizzate per vendere il vino in fiasco.
Con l’arrivo della peste, le buchette aumentarono, permettendo la vendita del vino senza contatto diretto con l’altra persona, una pratica che ha riacquistato popolarità durante il Covid-19. Oggi, le buchette del vino sono diventate una vera e propria attrazione turistica, sono tanti infatti i video e le foto sui social che mostrano persone che bussano a queste porticine per ottenere un bicchiere di vino toscano. Le buchette del vino sono l’emblema di come tradizioni antiche possano rinascere e adattarsi ai tempi moderni, diventando attrazioni turistiche.
Stando a quanto riferito dall’associazione “Buchette del vino” ci sono ben 180 di queste finestrelle a Firenze, 157 delle quali sono state individuate e segnalate con una targa. Un esempio del successo delle buchette è visibile in via delle Belle Donne, dove una piccola osteria con una delle famose finestre è costantemente presa d’assalto dai turisti. Il successo delle “Buchette del vino” lo si deve all’attore e regista americano Stanley Tucci, che nel 2021 ha dedicato una puntata della sua serie “Searching for Italy” alle buchette, trasmessa sulla Cnn e vista da milioni di americani.
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