Nasce il manifesto per una terza via del vino
Presentati i 4 punti del manifesto di God Save The Wine, una nuova filosofia del bere vino nata grazie al confronto con il pubblico durante le prime due stagioni del format ideato e realizzato dal sommelier-informatico Andrea Gori e da Firenze Spettacolo in collaborazione con PromoWine.
La “terza via” per comunicare il vino, un modo per dialogare con gli eno-appassionati cercando la giusta sintesi tra passione, competenza e leggerezza. Queste le premesse del “manifesto del bere di qualità dei tempi moderni” presentato alla Trattoria da Burde di Firenze in occasione della serata di inaugurazione del terzo anno di “God Save The Wine”.
Solo nei primi due anni, l’evento organizzato da Andrea Gori con il direttore di Firenze Spettacolo Leonardo Tozzi e Riccardo Chiarini di Promo Wine, ha registrato numeri davvero importanti: 200 aziende e 6000 appassionati partecipanti, 800 etichette in degustazione, 150 video realizzati per oltre 1000 visualizzazioni su Youtube per oltre 20 date in altrettante location inedite.
I punti del manifesto nascono proprio da tutto questo, ripercorrendo lo spirito e i principi emersi dal primo biennio di “God Save the Wine” ispirati dal confronto col pubblico e dal dialogo in rete:
- G come Gusto: pensa a ogni bicchiere come fosse il primo vino della tua vita l’ultimo calice della serata. GSTW non è un amore occasionale, non è una botta e via, è sentirsi parte di qualcosa di più grande che è al contempo parte di noi. Se ami qualcuno lo torni a cercare.
- S come Semplicità: il vino è istinto e passione, non ha bisogno di guru e sacerdoti, persone insomma che ti dicano cosa devi bere e cosa deve piacerti per forza
- T come Tre parole: impara a descrivere ciò che senti perché sarà ciò che ricorderai. I professori al liceo dicevano “Rem tene verba sequentur” quando non riuscivamo a rispondere ad una domanda in maniera semplice e immediata. Anche per il vino non servono più di tre parole per descrivere il profumo di un vino o il suo gusto.
- W come WWW, la rete: il vino è uva, terra e uomini, e oltre il momento vive in rete dove prende nuove forme in foto e video da condividere. Tendenza del mondo food soprattutto ma diffusissima anche per il vino, si beve si fotografa se ne discute con gli amici su twitter o su facebook.
“God Save The Wine è diventato in pochi anni una case history di successo nell’ambito delle manifestazioni legate al vino perchè è riuscito a proporre una nuova strada della comunicazione che nasce dal rapportarsi in modo informale tra appassionati e produttori, senza troppi sofismi autoreferenziali e soprattutto con una grande voglia di condividere emozioni e idee, creando una sorta di social network del vino sospeso tra reale e virtuale”, commentano gli organizzatori.
Già fissate anche le prime date autunno-inverno di questa nuova stagione. Se la manifestazione è nata e si è svolta in questi primi anni a Firenze, cuore di una Toscana culla di alcune denominazioni ed etichette capaci di conquistare il mondo, quest’anno si sposterà anche fuori dai confini regionali aumentando anche la partecipazione di aziende internazionali. La presenza al Tu-Wi di Arezzo permetterà inoltre, alle aziende del circuito God Save the Wine, di incontrare i più importanti buyer internazionali del circuito Vinitaly.
Calendario:
- 18 Ottobre Palazzo Capponi Firenze, “Tre Parole per Dirlo” con ospiti speciali Champagne e Slovenia.
- 20-22 Ottobre God Save The Wine al Tu-Wi Tuscany-Wine, Arezzo con un proprio stand e un evento degustazione in collaborazione con Vinitaly e Arezzo Fiere.
- 6 Novembre God Save The Wine Capitals con vini da Bordeaux, CapeTown, Mainz, Christchurch, Bilbao, San Francisco, Mendoza, Porto, Firenze Hotel Bernini.
- 21 Novembre God Save The Wine al Teatro, Roma Teatro Eliseo con spettacolo teatrale.
- 12 Dicembre God Save The Wine Speciale Natale, Firenze.