Può esistere il vino senza l’alcol?
L’etanolo (o alcol etilico) è un alcol a catena alchilica lineare, la cui formula di struttura condensata è CH3CH2OH. È anche chiamato semplicemente alcol, essendo alla base di tutte le bevande alcoliche. In chimica, si può trovare anche abbreviato con la sigla EtOH. E fin qui, parliamo di scienza. Ma se il discorso si trasferisse su un altro piano, più filosofico?
Parlando con qualche collega, è sorta una domanda su cui sto ragionando da tempo: il vino sarebbe così interessante se non fosse alcolico?
Se in un mondo parallelo potessimo produrre vino con la stessa ampiezza di gusti e specificità attuali e con tutte le caratteristiche di adesso, se non contenesse alcol sarebbe lo stesso così interessante? È una domanda puramente teorica, ovviamente, ma su cui ha senso interrogarsi. E la risposta non è affatto banale.
Il vino ha l’alcol, e grazie a questa presenza ha un effetto vasodilatatore, miorilassante su di noi, sui nostri nervi e sul nostro cervello. L’alcol, però, ha anche un effetto tossico specialmente su alcuni dei nostri organi e su questo non possiamo che essere tutti concordi. Ma l’alcol è anche un “trasportatore“ di aromi: tende a esaltare alcuni degli aromi e a traghettarli al nostro naso. Succede con la dolcezza, la densità e il calore del vino. In più, dà complessità.
Inoltre, l’alcol agisce da conservante: senza, il vino non avrebbe questa conservabilità e non potrebbe invecchiare così a lungo nel tempo. Per conservarsi infatti, le bevande senza alcol necessitano di una pastorizzazione, di una filtrazione sterile o entrambe: ma se intervenissimo così sul vino andremmo a distruggere e a denaturare tantissime sostanze presenti nel nostro bicchiere, soprattutto in un non filtrato, che è in equilibrio ma in costante evoluzione.
Escludendo quindi la complessità, la territorialità, il modo di fare il vino, la tradizione che ci sta dietro, io sono per il no: senza alcol, il vino non avrebbe senso di esistere.
https://www.linkiesta.it – 26/06/2023