Conero

Zona di produzione e storia

Il Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini nella riunione del 27 maggio 2004 ha espresso parere favorevole alla concessione della DOCG al vino “Rosso Conero” e alla revoca della denominazione di origine controllata del vino “Rosso Conero” Riserva”. Il parere è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 138 del 15 giugno 2004. Se non ci saranno opposizioni sarà presto pubblicata la versione definitiva del nuovo disciplinare
Zona di produzione: intero territorio comunale di Ancona, Offagna, Camerano, Sirolo, Numana e parte dei comuni di Castelfidardo ed Osimo.
La produzione di vino nella Marca Dorica (l’area del Conero) fonda le sue radici già intorno al X sec. a.c., avviata dagli Etruschi. Da allora la viticoltura è andata via via sviluppandosi, facendo crescere la qualità del prodotto enologico del Conero.

Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche

Il vino a denominazione di origine controllata e garantita «Conero» deve essere ottenuto dalle uve prodotte dai vigneti aventi, nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Montepulciano minimo 85%; Sangiovese massimo 15%.
- Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol.;
- Acidita’ totale minima: 4,5 g/l;
- Estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l.
Il vino prima di essere immesso al consumo deve essere sottoposto ad un periodo d’invecchiamento di almeno 2 anni. Il periodo d’invecchiamento decorre dal 1° novembre dell’anno di produzione delle uve.

Caratteristiche organolettiche

All’atto dell’immissione al consumo alle seguenti caratteristiche:
colore: rosso rubino; odore: gradevole, vinoso; sapore: armonico, asciutto, ricco di corpo.

Abbinamenti e temperatura di servizio
 
Si sposa con i sapidi salumi Marchigiani ed alle paste condite con sughi di carne,alla selvaggina, agli arrosti, al brasato ed è ottimo con il pecorino di fossa. Temperatura di degustazione: 18°-20°C.