Recioto di Soave
Zona di produzione e storia
Zona di produzione: territorio collinare di parte dei comuni di Soave, Monteforte d’Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Illasi e Lavagno in provincia di Verona. Il Recioto è un vino di antichissima tradizione. L’esistenza nel territorio veronese di un vino bianco dolce, simile all’attuale Recioto di Soave, è testimoniata ancora nel V secolo, nella famosa epistola di Cassiodoro. Il dotto ministro di re Teodorico ricercava oltre l’acinatico «rosso» quello «bianco» (cioè l’attuale Recioto di Soave) per la cui produzione l’uva doveva essere scelta e conservata in fruttai fino all’inverno inoltrato con grappoli appesi.
Recioto è un vocabolo dialettale della gente veronese, deriva da «recia» che è la parte alta del grappolo di Garganega quella più nutrita e meglio esposta all’insolazione.
Poco prima della raccolta vera e propria si opera una selezione dei grappoli migliori che poi vengono posti sui graticci per l’appassimento.
L’uva a riposo viene costantemente seguita e pulita dai quattro ai sei mesi fino al momento della pigiatura. Caratteristica peculiare delle uve messe a riposo è la formazione della muffa nobile, una particolare muffa che dona al vino un’aroma tipico. E’ stato il primo vino del Veneto a fregiarsi dell’ambita DOCG.
Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche
Vitigni: Garganega per almeno il 70% e il rimanente da uve di vitigni Trebbiano di Soave (nostrano), Pinot bianco e Chardonnay. In tale ambito del 30% e fino al massimo del 5%, possono altresì concorrere le uve provenienti da vitigni a bacca bianca e non aromatiche autorizzati e raccomandati per la provincia di Verona.
“Recioto di Soave”:
- titolo alc. effettivo minimo: 12% vol (titolo alcolometrico volumico totale minimo: 14%);
- acidità totale minima: 5 g/l;
- estratto secco netto minimo: 28 g/l;
- zuccheri riduttori residui: minimo 70 g/l.
“Recioto di Soave” spumante:
- titolo alc. effettivo minimo: 11,5% vol.;
- acidità totale minima: 5 g/l;
- estratto secco netto minimo: 26 g/l;
- zuccheri riduttori residui: minimo 70 g/l.
La menzione “classico” è riservata al vino a denominazione di origine controllata e garantita “Recioto di Soave”, ad esclusione della versione spumante, ottenuto da uve provenienti dalla zona corrispondente delimitata dall’articolo 3 che è compresa nel territorio del vino a denominazione di origine controllata “Soave classico”.
Per il vino a denominazione di origine controllata e garantita “Recioto di Soave”, anche nella versione spumante, deve essere obbligatoriamente indicata l’annata di produzione delle uve da cui il vino così qualificato è stato ottenuto; esso non può essere immesso al consumo prima del 1° settembre dell’anno successivo alla vendemmia.
Caratteristiche organolettiche
“Recioto di Soave”:
- colore: giallo dorato;
- odore: intenso e fruttato anche con sfumature di vaniglia; ricorda il miele d’acacia con sfumature floreali;
- sapore: dolce, vellutato rotondo, eventualmente con sfumatura di vaniglia, anche vivace come da tradizione.
“Recioto di Soave” spumante:
- spuma: fine e persistente;
- colore: giallo dorato, più o meno intenso;
- odore: gradevole, intenso e fruttato;
- sapore: abboccato o dolce, vellutato, armonico, di corpo.
Abbinamenti e temperatura di servizio
Il “Recioto di Soave” si accompagna ottimamente al tradizionale pandoro di Verona ed in particolare a tutta la pasticceria secca. Ottimo anche l’abbinamento con i formaggi tipo Monte Veronese stagionato.
La tipologia “spumante” è ottima per l’abbinamento con la pasticceria secca e con il pandoro.