Soave Superiore
Zona di produzione e storia
Zona di produzione: territorio collinare di parte dei comuni di Soave, Monteforte d’Alpone, San Martino Buon Albergo, Mezzane di Sotto, Roncà, Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione, Cazzano di Tramigna, Colognola ai Colli, Caldiero, Illasi e Lavagno in provincia di Verona.
Il Soave Superiore Docg, già riconosciuto come denominazione di origine controllata nel 1968, è un vino di origini molto antiche..
Le ipotesi sull’origine del nome di questo vino sono ammantate di leggenda; una di queste si rifà addirittura a Dante Alighieri, grande amico del signore di Verona, Cangrande della Scala.
Le testimonianze sulla qualità di questo vino, comunque, si susseguono nel corso dei secoli, fino a risalire a Cassiodoro che ne tesseva le lodi raccomandandolo all’imperatore Teodorico.
In tempi più recenti, il Soave è stato uno dei vini più apprezzati dal poeta Gabriele D’Annunzio. E’ la terza Docg del Veneto e la seconda nella zona del Soave dopo il Recioto di Soave.
Vitigni – Grado alcolometrico minimo – Invecchiamento e qualifiche
Vitigni: Garganega per almeno il 70%, e per il rimanente da uve dei vitigni Trebbiano di Soave (nostrano), Pinot Bianco e Chardonnay. In tale ambito del 30%, e fino ad un massimo del 5%, possono altresì concorrere le uve provenienti dai vitigni a bacca bianca non aromatiche autorizzati e raccomandati per la provincia di Verona.
“Soave superiore”
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12% vol.;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto secco netto minimo: 20 g/l;
- zuccheri riduttori residui: max 6 g/l.
“Soave Superiore” riserva:
- titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,5% vol.;
- acidità totale minima: 4,5 g/l;
- estratto secco netto minimo: 20 g/l;
- zuccheri riduttori residui: max 6 g/l.
L’uso della specificazione “Classico”, in aggiunta alla denominazione di origine controllata «Soave Superiore» è riservato al prodotto ottenuto da uve raccolte nella zona di origine più antica, indicata all’art. 3, lett. b) del disciplinare.
I vini a denominazione di origine controllata e garantita «Soave Superiore» e «Soave Superiore Classico» devono essere immessi al consumo solo dopo un periodo di affinamento in bottiglia di almeno 3 mesi e comunque non prima del 31 marzo successivo alla vendemmia.
Il vino con la qualificazione “Riserva” deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento obbligatorio di almeno 2 anni, di cui almeno 3 mesi in bottiglia, a partire dal 1° novembre dell’annata di produzione delle uve.
Caratteristiche organolettiche
“Soave superiore”:
- colore: giallo paglierino, a volte intenso con possibili riflessi verdi e oro;
- odore: ampio, caratteristico floreale;
- sapore: pieno e delicatamente amarognolo, nei prodotti maturati in legno il sapore può essere più intenso e persistente, anche con note di vaniglia.
“Soave Superiore” riserva:
- colore: giallo paglierino intenso, con possibili riflessi verde e oro;
- odore: ampio, profondo, con note di vaniglia;
- sapore: rotondo, intenso, avvolgente con una vena amarognola nel finale, nei prodotti maturati in legno può presentare anche note di vaniglia.
Abbinamenti e temperatura di servizio
Un ottimo vino per accompagnare aperitivi, primi piatti, secondi piatti a base di pesce e di carni bianche, il suo sapore si abbina bene con i formaggi. Va servito alla temperatura di 10°C circa, in calici di media capacità a tulipano svasato. E’ un vino che non richiede invecchiamento.