Vino: Moscato di Scanzo rappresenta Bergamo ad Alta Qualità
Il Moscato di Scanzo DOCG sara’ il rappresentante ufficiale del meglio dell’enologia bergamasca ad Alta Qualita’, il Salone delle eccellenze enogastronomiche italiane.
La “perla rossa” sara’ presentata dal Consorzio di Tutela che, insieme con quello del Valcalepio, avra’ a disposizione un ampio spazio per la promozione, la degustazione e la vendita di questo preziosissimo vino da meditazione.
L’appuntamento e’ da domani al 2 giugno presso Villa Castelbarco (www.villacastelbarco.com) a Vaprio d’Adda.
Alta Qualita’ e’ un progetto di durata biennale alla sua prima edizione, promosso dall’associazione Signum con il patrocinio di EXPO 2015. oltre a presentare e a far conoscere le eccellenze enogastronomiche del Belpaese, con circa 130 produttori provenienti da tutta Italia, la manifestazione si impegna a promuovere nel territorio lombardo la cultura del buon mangiare e del bere bene, con incontri di educazione alimentare rivolti alla cittadinanza.
In questo quadro si inserisce la presenza del Consorzio, presente con alcune aziende in degustazione e vendita: Il Cipresso www.ilcipresso.info Cerri www.agriturismocerri.it Daldossi (solo in degustazione) De Toma Fejoia www.fejoia.it La Rodola www.larodola.it Pagnoncelli Folcieri www.moscatopagnoncelli.com Magri Sereno wwww.aziendaagricolamagrisereno.it
Con un giro d’affari di 1.000.000 euro nel 2013, 60.000 bottiglie prodotte in soli 31 ettari, 21 soci, ed un export del 20% il Consorzio tutela Moscato di Scanzo DOCG e’ un’eccellenza lombarda su cui provincia di Bergamo ha scommesso per EXPO. “Siamo orgogliosi di essere tra i prodotti di punta del nostro territorio – afferma la Presidente Angelica Cuni, alla guida del Consorzio dal 2011 -
Di recente abbiamo presentato il frutto del lavoro condotto con il Centro Interdipartimentale di ricerca per l’innovazione in Viticoltura ed Enologia dell’Universita’ di Milano che dimostra con prove documentali l’antichita’ e l’autoctonia dell’origine del Moscato di Scanzo.
Un vino che ha un’anima e una storia da raccontare”.
www.agi.it – 29/05/2014