Il vino sardo dei templari domenica alla fiera di Verona
Una vetrina importante per il vino dei templari di Sardegna e in particolare per il marchio bosano che si prepara all’appuntamento internazionale dell’Expo 2015.
A Verona prima, ed a Milano poi, ci saranno le sue due perle pluripremiate al Vinitaly negli scorsi anni: Malvasia di Bosa Spumante DOC e Domina Casta Malvasia di Bosa DOC.
“Apprezzato in tutta Italia e nel mondo, il primo è lo spumante dolce più ricercato dagli intenditori, il suo colore è chiaro e trasparente, giallo brillante fragrante e profumato, è l’espressione del piacere – afferma Giovanni Porcu titolare assieme a Nicola Garippa della nota azienda della valle di Modolo – accompagna il Natale, le fritture di pesce, la Pasqua e gli incontri intriganti”.
Malvasia di Bosa Doc “Domina Casta”, ricco di profumi e aromi tipici accompagna elegantemente dessert e formaggi. Viene prodotta dove il terreno calcareo unito al sole, la salsedine e le brezze marine creano condizioni uniche ed ideali per la maturazione delle uve.
“La riscoperta della storia é uno dei punti di forza su cui puntano i produttori italiani per catturare i consumatori all’Expo. In questo filone – sostengono il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba – si inserisce da protagonista la Sardegna, che si conferma sempre all’avanguardia nel settore del vino.
Silattari é una delle aziende che si sta distinguendo a livello nazionale proprio in innovazione e creatività”. I titolari dell’azienda Giovanni Porcu e Nicola Garippa ne ricostruiscono con orgoglio la storia.
“La Malvasia nasce nell’omonima città della Grecia – spiegano – furono i Crociati che passarono in Grecia di ritorno da Gerusalemme a diffondere quelle marze in Croazia, Italia centrale ed in particolare in Sicilia e Sardegna.
Arrivato nell’isola nel porto di Tharros, giunse in Planargia dal Sinis attraverso Bonarcado e San Leonardo.
I Templari in Planargia erano maestri del vino. In quel periodo dal fiume Temo e quindi da Bosa partivano le otri piene destinate a Roma, perché la Malvasia era ed è il vino da messa per antonomasia”.